La preoccupazione del Signore per la pecorella smarrita è ricordata nella liturgia del Sacro Cuore di Gesù. Il buon pastore ha tutto il cuore rivolto alle sue pecore, non a se stesso. Provvede ai loro bisogni, guarisce le loro ferite, le protegge dagli animali selvaggi. Conosce ogni pecora per nome e, quando le porta al pascolo, le chiama una per una. Si preoccupa in modo particolare della pecora che si è smarrita, non risparmiandosi pena alcuna pur di avere la gioia di ritrovarla. Una pecorella smarrita è assolutamente indifesa, può cadere in un fossato o rimanere prigioniera fra i rovi. Proprio allora, però, nel pericolo, essa scopre quanto sia prezioso il suo pastore: dopo il ritrovamento, egli la riporta all’ovile sulle sue spalle con gioia. Se un lupo si avvicina, il buon pastore non fugge, ma, per la sua pecorella, rischierà anche la vita. In questi frangenti si rivela il cuore del buon pastore.

 

Preghiera al Sacro Cuore di Gesù

Cuore santissimo di Gesù,
fonte di ogni bene,
ti adoro, ti amo, ti ringrazio
e, pentito vivamente dei miei peccati,
ti presento questo povero mio cuore.
Rendilo umile, paziente, puro
e in tutto conforme ai desideri tuoi.
Proteggimi nei pericoli,
consolami nelle afflizioni,
concedimi la sanità del corpo e dell’anima,
soccorso nelle mie necessità spirituali e materiali,
la tua benedizione in tutte le mie opere
e la grazia di una santa morte.

Sacro Cuore di Gesù